Immagina che il tuo computer abituale sia una scatola con processore, RAM, disco e monitor. Premi un pulsante e tutto si avvia. Ma cosa succederebbe se questa "scatola" potesse essere trasferita sul cloud e tutto ciò che ti servisse fosse accedervi da qualsiasi dispositivo? Basta effettuare il login e sei già alla tua scrivania, che sia un laptop, un tablet o un computer in un internet café dall'altra parte del mondo.
Ecco come funziona un server virtuale. È lo stesso computer, solo che non ha l'hardware sulla scrivania.
Perché ha senso sostituire un computer con un server virtuale?
Innanzitutto, è comodo. Un computer fisico è un'eterna "ricerca di sopravvivenza": la ventola ronza, il disco rigido si rompe, gli aggiornamenti di Windows sono bloccati al 47% e ti siedi, guardi il monitor e pensi "beh, quanto è possibile?". E poi c'è l'"aggiornamento", quando cambi la RAM e preghi che tutto si riavvii da solo. In un server virtuale, tutti questi problemi sono assenti: le risorse vengono scalate automaticamente, l'"hardware" viene aggiornato lato data center e ottieni uno strumento di lavoro già pronto. Premi un pulsante e tutto funziona, senza dover ballare con un tamburello e andare al centro assistenza.
In secondo luogo, la sicurezza. Il tuo portatile può cadere dal divano, rovesciarsi il caffè, "bloccarsi per sempre" durante una scadenza importante – e questo è tutto, benvenuti dati. Ma con un server virtuale, questo timore non esiste. File e programmi sono archiviati su SSD a prova di errore in un data center con alimentazione di backup e copie. Anche se il tuo cane "ti aiuta" a formattare il C: con i suoi denti, l'ambiente di lavoro rimarrà intatto. Ed è anche comodo: anche se il portatile viene rubato in un bar, basta accedere da un altro dispositivo – e tutto è già lì, protetto da password.
E il terzo è la mobilità. Accedi dal tuo telefono, apri un browser e hai il tuo desktop personale. In treno, in un'altra città, in viaggio d'affari, nella cucina di tua suocera, non importa. Non c'è alcun legame con una "scatola" specifica. Se vuoi, puoi lavorare da un tablet, se vuoi, da un computer da ufficio del 2008. Eppure, dentro ti ritrovi nel tuo ambiente moderno. È come avere una valigia con un portatile che non devi portare con te: il tuo "personal computer" è sempre in tasca, finché c'è Internet.
Come funziona "sotto il cofano"?
Un server virtuale viene eseguito su un potente server fisico in un data center. Un grande "mostro di ferro" è suddiviso in numerose macchine virtuali, ciascuna delle quali opera in modo autonomo e indipendente dalle altre.
Ottieni il tuo spazio privato con:
processore (CPU);
memoria ad accesso casuale (RAM);
disco (SSD);
sistema operativo (ad esempio Windows).
E la cosa più interessante: tutto questo ti sembra un normale computer. C'è un desktop, dei programmi, un browser: semplicemente "vive" nel cloud. E ti connetti tramite Desktop remoto (RDP) e lavori come se fossi seduto davanti a un normale PC.
Dove sostituisce realmente un normale computer?
Non si tratta di teoria, ma di scenari reali. Quando un "computer virtuale" non sembra futurismo, ma un normale strumento che risolve problemi specifici. Senza inutili romanticismi: proprio dove un portatile domestico "si blocca" e un tecnico di sistema fisso è scomodo da portare in giro, un server virtuale prende il sopravvento e si ritira:
Per lo studio. Studenti e scolari possono accedere al loro "laptop" dalla biblioteca o dal telefono. File e programmi vengono sempre salvati lì e nulla viene perso.
Per lavorare da casa o dall'ufficio. Non c'è bisogno di portare con sé chiavette USB, documenti o impostazioni. Basta connettersi e tutto il lavoro è disponibile sul posto.
Per le aziende. Puoi dare a ogni dipendente "il suo PC" nel cloud. Non devi acquistare decine di computer fisici, configurarli e ripararli. Ognuno accede al proprio desktop virtuale e lavora.
Per i freelance. Se sei un designer, un programmatore o un addetto al marketing, questa è la tua "valigia da lavoro". Non dipendi dalla potenza del tuo portatile di casa: tutte le risorse sono nel cloud.
Per i viaggi. Vai all'estero con il tuo tablet e continua ad avere accesso al tuo PC di lavoro, ovunque tu sia.
E per quanto riguarda programmi e dati?
Qui è tutto semplice. Puoi installare qualsiasi programma su un server virtuale, proprio come sul tuo computer. Photoshop, 1C, browser, software di sviluppo, giochi (sì, anche alcuni giochi sono possibili). I dati vengono memorizzati sul disco del server e puoi accedervi in qualsiasi momento.
Bonus: i server possono essere scalati. Se non hai abbastanza RAM o spazio su disco, aggiungi risorse in pochi clic. Niente più viaggi al negozio per acquistare nuove "barre RAM".
Sicurezza? Una domanda legittima.
Qualcuno dirà: "E la sicurezza? Io cedo i miei dati a Internet". In realtà, al contrario, in un data center sono meglio protetti che su un portatile di casa. Ci sono backup, crittografia, protezione contro DDoS e accessi di terze parti. E il tuo login e password su RDP sono le "chiavi" del tuo spazio personale.
Inoltre, se si utilizza una soluzione di marca come Windows VDS di Hyperhost , non si ottiene un "cloud" astratto, ma un servizio specifico da un'azienda ucraina, con supporto tecnico e un pannello di controllo comprensibile.
Risultato
Un server virtuale al posto di un computer non è un'utopia, ma una realtà che funziona già oggi. Si ha accesso al proprio ambiente di lavoro da qualsiasi parte del mondo, indipendenza dall'"hardware" sulla scrivania e una stabilità difficile da ottenere da soli.
In effetti, questo è un passo avanti dal computer tradizionale a un approccio moderno, in cui la cosa principale non è una scatola con i pezzi, ma la possibilità di lavorare ovunque ci si senta a proprio agio.
Quindi la domanda non è nemmeno "vale la pena provare?", ma "perché non l'hai ancora fatto?". Prova Windows VDS su Hyperhost e scopri cosa significa avere il tuo computer personale nel cloud.